Lo scorso 2 Marzo è stata resa pubblica la cosiddetta prassi di riferimento la norma UNI Pdr 78-2020 sui nuovi criteri di esame e requisiti degli esaminatori e dei certificatori per le competenze delle figure di BIM expert. Tale norma si basa sui contenuti della parte 7 delle norme UNI 11337 in merito ai requisiti di abilità che devono avere appunto le figure specialistiche operanti nel mercato digitale delle costruzioni, ed è stata approntata da un team costituito da membri della commissione UNI CT 033, la commissione tecnica che ha studiato ed emanato negli ultimi anni le varie parti della norma UNI 11337 e da rappresentanti di alcune società di certificazione già da tempo attive in tal senso, con lo scopo di uniformare metodi e contenuti validi in senso generale per lo svolgimento degli esami.
Questo documento rappresenta un ulteriore passo significativo insieme al definitivo concludersi dell‘iter di accreditamento delle suddette società a rilasciare le certificazioni per la figure professionali di BIM Expert verso una sempre maggior definizione ed inquadramento delle competenze e dei ruoli . RIcordiamo infatti che l’accreditamento rappresenta una sorta di certificato di qualità rilasciato agli organismi di certificazione da ACCREDIA, ente che verifica la conformità allo standard UNI CEI EN /ISO/IEC 17024 del 2012, una norma che definisce appunto i requisiti degli organismi che operano nel settore della certificazione del personale. Tutto ciò per procedere, secondo uno standard quindi conforme alle direttive europee.

Già nelle nazioni in cui ha avuto origine la metodologia BIM sono state approntate e proposti alcuni percorsi formativi che uniti poi all’esperienza diretta sul campo consentissero di conseguire certificazioni per BIM expert. Ci si riferisce a quelle proposte dall‘American Institute of Architecture (AIA) e valide per il mercato Americano, o quelle per figure specialistiche in gran Bretagna, definite dalla Royal Institution of Chartered Surveyors https://www.rics.org/uk/ che si occupa in genere di formazione per figure tecniche operanti per il momento in ambito Commwealth quindi non solo europeo, anche se c’è un intento di diffusione anche nel nostro paese.

Stante l’interesse dei tecnici e dei neolaureati alla ricerca di nuove specializzazioni e sbocchi di mercato, dopo aver cominciato a conoscere ed ad operare da alcuni anni in questa realtà metodologica che ha riguardato il settore dell’edilizia e dei relativi appalti pubblici, vorremmo in questa sede fare maggior chiarezza sulle reali funzioni e ruoli che svolge il BIM Manager , sia nell’ambito di una commessa in BIM che nell’organizzazione stessa in cui opera, ed il rapporto che sussiste con le altre figure specialistiche del BIM. Una doverosa affermazione da fare intanto è che ad oggi per essere un BIM expert non è richiesta necessariamente una certificazione. Infatti in molti bandi pubblici per l’esecuzione di opere edili da svolgersi con la metodologia BIM in Italia sono richiesti tecnici esperti in materia di BIM ma non si fa riferimento a specifici documenti attestanti tale competenza, vale semmai più l’aspetto curricolare, oltretutto le certificazioni si basano su procedure standardizzate e richiedono esperienza di lavoro più che semplicemente specifica formazione, non sono dunque ancora requisiti, semmai lo saranno,definiti a norma di legge, a maggior ragione quindi ciò è valido nel settore degli appalti privati dove è la capacità operativa essenzialmente ad essere richiesta.

In alcuni casi le certificazioni attestanti la competenza delle figure di BIM Expert, sempre unitamente all’esperienza lavorativa, sono richieste, e probabilmente lo saranno sempre di più con “criteri premiali” o addirittura rese obbligatorie su discrezionalità dell’ente banditore nelle gare per appalti pubblici per la realizzazione di una certa complessità tecnologica, termine usato nel  Dlgs 560 del 2017 sulla graduale obbligatorietà del BIM negli appalti pubblici. Si vedano alcuni bandi regionali degli ultimi tempi in Italia  per la realizzazione di complessi ospedalieri o gli appalti legati alla realizzazione di opere ferroviarie o infrastrutturali in genere.

L’importanza nel BIM  di avere personale certificato insieme ai  contenuti e modalità di certificazione, è stata discussa già da tempo  appunto in sede di commissione UNI insieme agli organismi di attestazione già negli scorsi anni concludendo che questo tipo di certificazione devesse rappresentare un tratto distintivo di qualità professionale per chi è  già operativo nel settore, se ne pubblicizzò l’utilità,nei vari convegni svoltisi negli scorsi anni, già nei primi progetti pilota in BIM proposti in ambito pubblico. Col tempo, ciò ha aperto un mercato delle attestazioni fagocitando ovviamente anche quello della formazione delle figure specialistiche, ormai in crescita esponenziale. Tuttavia permane ancora una grande confusione nel comprendere ed assegnare  o assumere i diversi ruoli, di BIM Specialist, Coordinator, e Manager (per non parlare del CDE Manager di cui in questa sede non c’è ne occuperemo) così come indicati nella norma UNI 11337-7 e ciò è dovuto ad una non ancora consolidata prassi di impiego appunto per la poca diffusione dei bandi in BIM, ( oltretutto Il limite ultimo per la completa obbligatorietà del metodo nei bandi pubblici è prevista per il 2025), ed all’esigua dimensione dei team di Lavoro,  dove alla fine i pochi BIM expert che affiancano i tradizionali utenti cad di vecchia generazione, “modellano” e gestiscono tutti i processi inerenti il metodo BIM, controllo della coerenza dei modelli, codifica degli elaborati, emanazione di linee guida interne, gestione del CDE etc etc .
modellatoriIn realtà all‘interno del processo produttivo cooperano diverse figure, con diverse mansioni in un rapporto diremo gerarchico perchè basato sia sull’esperienza che nell’uso della metodologia BIM, ma anche sulla maturità “professionale” cioè conoscenza del mercato delle costruzioni, o dello specifico settore tecnico in cui si opera, delle procedure che lo caratterizzano, delle norme e leggi che lo regolano, dal lato ad esempio del responsabile dei Lavori, del project manager e delle problematiche di cantiere in cui operano, E’ a nostro avviso questa la chiave di lettura dei diversi ruoli, un BIM Manager ha una visione ad ampio spettro della metodologia in rapporto agli obiettivi di commessa.
Dunque il BIM Manager rispetto a ruoli più operativi, specialist e coordinator, è un organizzatore generale di processo relativamente a strumenti e procedure BIM, che conosce l’utilizzo e le potenzialità dei vari softwares  in  uso da quelli di BIM Authoring come Revit, Archicad, Allplan, etc. a quelli di Nmodeling e code checking,  come si interfacciano con le piattaforme collaborative, individua gli obiettivi organizzativi e produttivi del team nel perseguimento del risultato economico attraverso le varie fasi ed il livello di sviluppo che il progetto deve avere. Tutto questo viene trasferito nei documenti programmatici del BIM, quelli legati al flusso operativo temporale o come definito nelle PAS britanniche  nel Delivery cycle lifetime fatto di step temporali: il capitolato informativo (CI) che delinea delle esigenze produttive specifiche delle stazione appaltante, il BIM Execution Plan (BEP) che è la prima parziale risposta dell’appaltatore a queste esigenze,  e le BIM Guidelines che rappresentano le regole organizzative del team di lavoro tutti documenti di competenza appunto del BIM Manager negli ambiti di appartenenza in cui opera.

PROJECT MANAGER E BIM MANAGER

E’ talvolta capitato di sentir dire che la figura chiave in grado di gestire il progetto ormai con l’avvento della progettazione digitale è il BIM Manager destinato a soppiantare nelle funzioni il Project Manager che passa così a diventare una figura dell’immediato passato recente perchè legato a tecnologie prassi e strumenti operativi vecchi, visto  che il BIM ha rivoluzionato anche il modo di gestire gli appalti  con nuovi documenti, ed adempimenti di gara. Questo concetto è tanto falso quanto il ritenere che i software di BIM authoring cioè i modellatori  parametrici che disegnano per oggetti intelligenti 3D abbiano soppiantato ed escluso  l’uso di AutoCAD nella progettazione.

Di fatto il project manager è per definizione colui che sovrintende globalmente al processo di progettazione ed esecuzione dell’ opera e semmai si interfaccia con il BIM manager che rimane la figura di riferimento per i processi BIM. Il project manager in fase di redazione dell’appalto anche in rapporto al tipo, se pubblico o privato, può svolgere un ruolo sia consulenziale che decisionale, ma comincia ad essere operativo in fase esecutiva cioè a gara espletata ed aggiudicata, indicando fasi e modalità di esecuzione del progetto. Diremo che il project manager disegna ed individua le fasi di progetto e di esecuzione secondo criteri strategici ed il BIM manager individua il livello di sviluppo i cosiddetti (Level of Detail) LOD e (Level of Information) LOI del modello integrato BIM in corrispondenza di un percorso che però e stato tracciato dal project manager in rapporto a risorse economiche tempistiche di lavorazione e risultati attesi.

Magari operano sugli stessi elaborati, documentazione di gara, diagrammi di Gandt, reportistica economica, elaborati di progetto, ma con finalità di analisi ed obiettivi differenti. A dimostrazione di ciò è intanto il fatto che si continuano ad organizzare ed erogare, anche più di prima, corsi con esami, attestati, certificazioni, per project manager, mentre per il BIM Manager c’è un corpus di nozioni ben definite ed anche contenuti di esame si erogano corsi già da qualche tempo, con già un certo numero di certificati conseguiti e ciò soprattutto in ambito istituzionale ritengo, vada chiarendo un metodo consolidando una prassi non completamente però collaudata.

Tuttavia laddove spesso la dimensione dell’organizzazione del team o l’ entità della commessa è esigua e non di particolare complessità, il ruolo del BIM Manager finisce con l’essere svilito, di rappresentanza o svolto ad interim con altri ruoli previsti, e meramente esecutivo. Ad esempio di finisce col ricercare la figura del BIM Manager per compiti di tipo più operativo come effettuare il check dei modelli federati, la compilazione di codici di nomenclatura delle famiglie, delle viste, l’organizzazione del modello le informazioni in generale e documenti, laddove queste problematiche possono essere studiate da chi conosce e lavora quotidianamente il modello lo specialist o il BIM coordinator (coordinatore delle informazioni). Il BIM Manager compila il criterio generale per svolgere queste operazioni in rapporto appunto ai livelli di maturazione o sviluppo del progetto, in fase di compendio per partecipare ad un bando, o in risposta ad un maggior approfondimento documentale, un (Plan, Develop, Model) PDM ma in organizzazioni più piccole il BIM manager finisce addirittura col modellare come una sorta di factotum del BIM. Diciamo dunque che deve ancora essere focalizzato lasciando grande ambiguità, cosa è prettamente competenza del BIM Manager e cosa delle altre figure specialistiche del BIM.

Il project manager come il Bim manager, nell accezione che sono ruoli appunto manageriali deve essere persona preparata e di grande esperienza professionale, questa preparazione non può essere acquisita attraverso semplicemente un percorso didattico, ma operativo, e possibilmente avendo modellato con un software parametrico anche magari in un passato prossimo quando non era noto il termine BIM, deve però essere esperto delle risposte del mercato delle costruzioni saper sovrintendere al processo globale organizzativo e produttivo, delle risorse, delle tempistiche realizzative, dei costi, ed al tempo stesso avere nozione delle altre discipline che intersecano il proprio ruolo, quindi oltre quelle propriamente tecniche, impiantistica, ingegneria strutturale, cantieristica etc, nozioni su normative, metodologie di sicurezza e prevenzione, insieme alle tecnologie di verifica ed indagine dei modelli in BIM e specificatamente, norme, strumenti e prassi, una visione ben più ampia rispetto al modellatore di progetti o di componenti di progetto . E’ probabilmente prevedibile che in un futuro a lungo termine quando il termine “metodo BIM” sarà obsoleto e perchè sarà ormai prassi non distintiva da altra metodologia, evidentemente Project e BIM Manager coincideranno con un ruolo dirigenziale unico ben preciso nell’ambito del processo costruttivo .